6 domande all’ISS

Analizziamo il rapporto ISS Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia – Aggiornamento del 5 ottobre 2021 disponibile qui (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia) in maniera più asettica possibile.

Il report descrive le caratteristiche di 130.468 pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 in Italia dall’inizio della sorveglianza al 5 ottobre 2021 riportati dalla Sorveglianza Integrata COVID-19 coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

1. Caratteristiche demografiche dei deceduti

Fascia d’eta (del grafico qui sopra):

  • 0-9:0
  • 10-19: 0
  • 20-29: 0
  • 30-39: 0
  • 40-49: 1.202
  • 50-59: 4.759
  • 60-69: 13.584
  • 70-79: 32.886
  • 80-89: 52.429
  • 90+: 25.207

Domanda 1: a che serve vaccinare le persone sotto i 50 anni?

2. Patologie preesistenti in un campione di deceduti

i dati sono stati ottenuti da 7.910 deceduti, per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche. Complessivamente, 230 pazienti (2,9% del campione) presentavano 0 patologie, 902 (11,4%) presentavano 1 patologia, 1.424 (18,0%) presentavano 2 patologie e 5.354 (67,7%) presentavano 3 o più patologie.

Domanda 2: a che serve vaccinare le persone sopra i 50 anni con zero o una sola patologia?

Domanda 3: ma allora i “veri” morti di solo COVID sono quelli con nessuna patologia, ovvero il 2,9% del totale?

5. Descrizione dei tempi legati al ricovero in un campione di deceduti

Nel campione di pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi per cui sono state analizzate le cartelle cliniche (N=7.910), ecco i tempi mediani in giorni tra:

  • la data dell’insorgenza dei sintomi e quella del ricovero in ospedale (5 giorni);
  • la data del ricovero in ospedale e quella del decesso (8 giorni).
  • la data dell’insorgenza dei sintomi e la data del decesso (5+8=13 giorni);
  • la data del ricovero in ospedale e il decesso per coloro che venivano trasferiti in rianimazione: 18 (-> 5gg di rianimazione prima del decesso)

Domanda 4: il protocollo ministeriale in quei 5 giorni prevedeva tachipirina e vigile attesa (della morte), perché non intervenire con le terapie precoci domiciliari?

6. Confronto caratteristiche decessi SARS-COV-2 positivi nei ‘non vaccinati-nessuna dose’, nei ‘vaccinati con contagio precoce’ e in quelli con ‘ciclo vaccinale completo’

Il report recita:

… il campione è di tipo opportunistico, rappresenta solo i decessi avvenuti in soggetti che hanno avuto necessità del ricovero in ospedale e si riferisce al campione per cui sono disponibili cartelle cliniche inviate all’ISS dagli ospedali. L’analisi qui presentata è basata su un campione di:

  • 671 cartelle cliniche relative ai decessi ‘non vaccinati-nessuna dose’ (2,0% dei 33.620 decessi SARS-COV-2 positivi in ‘non vaccinati-nessuna dose’),  
  • 239 cartelle cliniche relative ai decessi ‘vaccinati con contagio precoce’ (11,2% dei 2.130 decessi SARS-COV-2 positivi in ‘vaccinati con contagio precoce’)
  • 171 cartelle cliniche dei decessi con ‘ciclo vaccinale completo’ (11,9% dei 1.440 decessi SARS-COV-2 positivi in vaccinati con ‘ciclo vaccinale completo’) avvenuti fino al 05/10/2021.

Domanda 5: come mai le cartelle cliniche sono così sbilanciate verso coloro che sono definiti ‘non vaccinati-nessuna dose’ (33.620 su 37.109)?

Poi prosegue: In questo contesto occorre segnalare che l’età media nel campione di cartelle cliniche dei decessi ‘non vaccinati-nessuna dose’ è di 78,3 contro un’età media di tutti i decessi appartenenti a questo gruppo di 77,9 (ossia: in quella fascia d’età, i non vaccinati campano di più dei coetanei vaccinati); l’età media dei ‘vaccinati con contagio precoce’ è di 83,9 anni contro un’età media di tutti i decessi appartenenti a questo gruppo di 82,4 anni (ossia: in quella fascia d’età, il vaccino uccide i vaccinati precoci più vecchi) e l’età media nel campione di cartelle cliniche dei decessi con ‘ciclo vaccinale completo’ è 85,5 anni contro un’età media di 84,0 (vale stesso commento precedente) delle persone decedute nelle stesse condizioni vaccinali nella popolazione.

Ed ecco il gran finale:

I risultati qui presentati indicano chiaramente che le persone decedute dopo il completamento del ciclo vaccinale hanno un elevato livello di complessità clinica, significativamente superiore rispetto alle persone che non hanno potuto beneficiare dell’effetto del vaccino a causa di un contagio precoce o perché non hanno neanche iniziato il ciclo vaccinale. È possibile ipotizzare che i pazienti molto anziani e con numerose patologie possono avere una ridotta risposta immunitaria e pertanto essere suscettibili all’infezione da SARS-CoV-2 e alle sue complicanze pur essendo stati vaccinati. 

Domanda 6: ‘elevato livello di complessità clinica’ significa per caso che “se te lo prendi, lo prendi in forma più grave se sei vaccinato”?