Un sindacato vero per i lavoratori pesaresi

Addio Cgil, Cisl e Uil, i confederali del tradimento. I dipendenti pesaresi meritano un sindacato capace di proteggere la salute, le scelte individuali, la dignità umana e il diritto ad un impiego adeguatamente retribuito

“La F.I.S.I. svolge attività sindacale autonoma, libera e democratica associando principalmente lavoratori subordinati per tutelarne gli interessi individuali e collettivi”, si legge nel primo articolo dello statuto della Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali (qui), sigla indipendente che si è distinta, fin dagli albori dell’obbligo vaccinale, nell’impegno per la tutela della libertà di scelta parallela al diritto al lavoro e a una vita dignitosa di ogni cittadino. Tra poco, con il vostro aiuto, Pesaro avrà la sua sede Fisi, uno sportello per tutti i dipendenti, un patronato e un CAF.

Tutto è cominciato, nella migliore tradizione tragicomica italiana, con un “pesce d’aprile”: sì, il primo aprile 2021 è entrato in vigore l’obbligo vaccinale per il personale sanitario, pochi mesi dopo abbiamo assistito alle prime sospensioni di quei medici, infermieri e OSS inadempienti, anche se fino al giorno prima erano definiti “eroi” del contrasto alla cosiddetta pandemia.

Fisi ha da subito ha preso le parti dei lavoratori della sanità, con presidi, manifestazioni e cortei (quando il diritto alla protesta non era ancora stato mutilato) in tutto il territorio nazionale. Era tra le pochissime sigle sindacati ad esporsi nel silenzio totale dei maggiori sindacati confederali.

Non dimenticheremo, come Pesaresi, Marchigiani e Italiani, il tradimento di Cgil, Cisl e Uil, che hanno dimostrato di meritare milioni e milioni di tessere stracciate. Non dimenticheremo l’ignavia con cui hanno affermato “ok all’obbligo purché sia sancito per legge”, l’atteggiamento vigliacco di chi non vuole prendersi la responsabilità di un accordo liberticida e criminale col Governo. Non dimenticheremo quella farsa dei tamponi a carico del datore di lavoro, una richiesta che probabilmente non è stata presa in considerazione neanche dai tre proponenti e che ancora pesa come un macigno sulle tasche dei lavoratori.

Non dimenticheremo il silenzio assordante e l’indifferenza con cui hanno trattato la sospensione senza stipendio di migliaia e migliaia di dipendenti italiani del settore pubblico e privato. E non dimenticheremo neanche le oltre 1.400 persone morte sul lavoro del 2021 e l’inconsistenza di quelle promesse e affermazioni cariche di retoriche arrivate dai segretari di Cgil Cisl e Uil.

Siamo stanchi di rivolgerci a chi ci ha tradito per i servizi fiscali, assistenziali e sindacali.

Non possiamo più sostenere chi ha dimostrato nei fatti di preferire loschi accordi col governo al benessere di chi dovrebbe essere tutelato.

Per questo, a Pesaro, nascerà una sede del sindacato Fisi. Sarà la prima sede fisica delle Marche, sarà un punto di riferimento per tutti i cittadini davvero liberi che hanno un contratto subordinato o parasubordinato. La campagna di tesseramento è già aperta e i lavori sono in corso per cercare una sede e personale qualificato. Manca davvero poco, ma indispensabile, in questa fase, è la vostra partecipazione. Sono due operazioni molto semplici, quelle che vi chiediamo di fare se siete lavoratori dipendenti: 1- stracciare, se l’avete, la tessera di Cgil, Cisl o Uil; 2 – Iscrivervi con noi a Fisi Pesaro. Gli obiettivi che raggiungeremo in questo nuovo percorso sono ambizioni: Pesaro avrà un patronato Fisi e un CAF, ma non solo. Sappiamo bene che in questa melma chiamata “nuova normalità”, fatta di obblighi e ricatti sanitari e discriminazione, non si trovano impantanati solo i lavoratori subordinati: arriveremo a creare anche associazioni datoriali, organi rappresentativi di partite iva, e piccoli, medi e grandi imprenditori.

Piano piano arriveremo ovunque per ricostituire quei servizi che il governo, con la complicità di sindacati e confederazioni varie, ci ha tolto, tradendo tutti i cittadini italiani e la nostra Costituzione.