Lettera agli attivisti (e anche agli iscritti)

La narrazione del mainstream ultimamente ha cambiato indirizzo su di un conflitto internazionale artefatto ma i problemi nazionali di discriminazione che avevamo prima sono rimasti. La propaganda di guerra ha fatto si che molti iscritti abbiano pensato che tutto il cinema COVID19 fosse finito, anche attraverso il quasi indolore ottenimento dell’infame marchio verde a causa dell’influenza “farlocca” (due giorni di febbre a 37.5 e leggero mal di gola) patita da molti da gennaio in poi. Tutte le porte aperte, quindi, per andare finalmente a zonzo per locali, in banca e in posta senza pensieri e nessun altro bisogno di supporto e assistenza vicendevole per le questioni che hanno tenuto banco fino a qualche settimana fa. Molti hanno mollato e se hanno mollato vuole dire che non avevano capito niente del Grande Disegno.
E ci chiediamo, ora: pensate di esservi salvati solo perché avete un codice digitale temporaneo da mostrare all’addetto di turno a guardia dei tornelli di una banca? Quando vi scadrà l’infame marchio verde, credete che il Migliore dei Peggiori non ritornerà in cima ai vostri pensieri? Siete così fiduciosi che i grossi poteri conferiti all’insignificante Fabiano che siede al ministero chiave non saranno esercitati al primo stormir di fronde, in autunno? E che farete, allora?
CLP è e sarà sempre aperto a tutti, questo bisogna dirlo sempre chiaro e tondo. Vi aiuteremo finché potremo, ma la questione è un’altra ed è piuttosto rognosa.
Con forza, CLP chiede a tutti, attivisti in primis, di non abbassare la guardia. Anzi, molto di più. Bisogna lavorare tutti a testa bassa da qui a settembre, proprio per essere pronti per i primi freddi. CLP è stata più volte oggetto di ammirazione ed esempio da altri gruppi su tutto il territorio nazionale e tanto c’è ancora da fare per rinforzare la struttura. Abbiamo tanti ampi margini di miglioramento.
L’appello che a cuore aperto ci sentiamo di fare a tutti gli attivisti (e anche agli iscritti, in fondo) è quello di passare all’azione e di assumere l’iniziativa per tutte le proposte che sono state presentate in passato. Serve rinforzare la componente “operativa” interna, quella sulla solidarietà e quelle relativa al rafforzamento dei rapporti con le altre organizzazioni. Serve quindi l’aiuto di tutti coloro che vogliano assumersi qualche responsabilità e visibilità in più, senza timore alcuno. Serve più gente che realizzi gli scopi di CLP, che decida, che apporti consigli e diversi modi di vedere le cose. Basta mezze misure. Diversi sono stati gli appelli in proposito, fatti nelle settimane passate, ma ora ci stiamo rendendo conto che la stagione avrà tanti eventi pubblici e tante iniziative che richiederanno forze fresche. Non si tratta solo di braccia, ma soprattutto di cervelli e di organizzazione. Di responsabilità, in altre parole. Tutto questo vi costerà giornate al mare, serate di aperitivi in spiaggia, tempo per i vostri hobby, sappiatelo. Ma qualcuno questo lavoro deve pur farlo, se vogliamo salvare il salvabile e tutti gli altri nostri fratelli che dormono ancora cullati dalle nenie di regime.
Le organizzazioni territoriali si stanno unendo sotto il vessillo del Coordinamento Marche Province Unite e piano piano si sta svalicando in Abruzzo ed Emilia. È fondamentale che ci siano figure di raccordo tra le iniziative e i territori, per gestire il coordinamento. Serve tessere rapporti, scambiare informazioni, sviluppare la logistica e la comunicazione.
Dal punto di vista istituzionale, CLP farà un salto di qualità presumibilmente entro l’estate. Servono professionalità di ogni tipo, sia intellettuali che produttive, per sostenere tutte le iniziative in divenire. Tante volte abbiamo assistito all’assunzione di compiti mai portati a termine e finiti nel dimenticatoio per poi morire d’inedia. Questo non deve più accadere perché danneggia solo il gruppo. Non possiamo più permetterci di assumerci un compito e poi di lasciarlo andare perché “non c’è tempo”. Venire alle riunioni, dire la propria e professare vaghi intenti per due ore la settimana non ci basta più. Lo potrete sempre fare, certo, perché ne avete diritto e la possibilità. CLP è fiera di aver cambiato la vita di molte persone con tutte le iniziative e con “l’intrattenimento”; se vorrete potrete tranquillamente continuare a stare nel nostro raggio d’azione e sarete sempre i benvenuti.
Alla fine, con questo appello CLP si rivolge a tutti coloro che hanno iniziativa, sotto qualsiasi aspetto. Serve fare, subito. Lasciate indietro timori di non essere all’altezza. Conta lo spirito. Servono “cuor di leoni”.
Giunti a questo punto, ecco il quesito: chi ha il coraggio di venire con noi?